Film giapponese del 1954, diretto da A.
Kurosawa. Interpreti principali: T. Shimura, T. Mifune, Y. Inaba. Nel Giappone
del Cinquecento, durante il periodo di guerra civile, sette samurai sono
assoldati da un gruppo di contadini per proteggerli dai briganti; arriveranno a
sacrificarsi per loro. Pellicola epica di grande respiro, unisce alla forza del
film storico in costume la profondità del film sociale, con il
superamento delle barriere di classe tra contadini e nobili samurai, e la
peculiarità del film allegorico, soprattutto nell'interpretazione del
ruolo dei singoli samurai, ognuno dei quali incarnante un aspetto della morale e
del comportamento giapponesi: la saggezza, l'astuzia, la giovialità,
l'ascetismo, l'idealismo, l'umiltà, la capacità di unire umili
origini a spirito nobile. Il film, pur chiosato da un epilogo tragico e senza
speranza, è in realtà un inno contro la rassegnazione e la resa
morale. Nel 1960 ne venne fatta una versione hollywoodiana intitolata
I
magnifici sette e diretta da J. Sturges.